La preside del liceo Montale di Roma, dopo la bufera che l'ha investita per la presunta relazione con un suo studente maggiorenne, si dice pronta a querelare: "Presenteremo delle denunce per diffamazione a mezzo stampa - ha detto il suo legale Alessandro Tomassetti - per una grave violazione del rispetto della dignità umana e professionale della mia assistita e per l'aperta violazione dei limiti del diritto di cronaca, cosi come è stato evidenziato dal Garante della Privacy su questa situazione''.

In attesa delle denunce, arriva un nuovo blocco da parte del Garante per la Privacy. L'Authority ha esteso ad altre testate la limitazione di ogni ulteriore diffusione dei messaggi scambiati tra la dirigente scolastica e lo studente, “dettagli relativi ai rapporti personali anche attinenti alla sfera sessuale" dice il Garante ricordando che "nella diffusione di dati personali per finalità giornalistiche, il diritto di cronaca deve tutelare dignità, diritti e libertà fondamentali della persona. Un principio, richiamato anche nelle Regole deontologiche, da interpretare con particolare rigore in riferimento a informazioni relative alla sfera sessuale".

Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepreside dell'istituto, Luigi Botticelli, che sul Corriere ha parlato di qualche diverbio con la dirigente dopo che gli è stato tolto l'incarico di vice. "Ci sono stati dei malintesi. Ha fatto bene lei ad avocare le pratiche, ci mancherebbe. È inesperta come lo eravamo tutti all'inizio ma è giusto che provasse a gestire".

La vicenda ha diviso anche le opinioni degli stessi studenti, tra chi la difende perché entrambi i coinvolti "sono maggiorenni", e chi ne chiede le dimissioni. Per sapere le sorti del proprio futuro lavorativo, la dirigente scolastica dovrà attendere la decisione dell'Ufficio scolastico regionale che dopo avere sentito tutte le parti coinvolte, chiuderà la propria relazione ispettiva.

(Unioneonline/D)

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