Per due anni avrebbe costretto la compagna, ora ex, a vivere una relazione da incubo e a subire maltrattamenti, violenza sessuale e revenge porn. Queste le accuse che hanno portato in carcere un 23enne fiorentino, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del capoluogo toscano Silvia Romeo dopo indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Firenze coordinate dal pm Giacomo Pestelli.

L'inchiesta è nata dalla denuncia della donna, coetanea dell'indagato, presentata a marzo dopo l'ennesima aggressione subita.

L’uomo, secondo il racconto fatto dall’ex compagna agli investigatori, nel corso della relazione l'avrebbe costretta a "continue umiliazioni e violenze inaudite - riferiscono i militari -: pugni, calci, schiaffi, morsi e in alcuni casi vere proprie torture con l'utilizzo di lattine, forbici o coltelli da cucina, tanto da essere anche costretta a ricorrere alle cure dei sanitari".

L'ultimo episodio di violenza risale alla serata tra il 9 e il 10 marzo scorsi. Secondo la ricostruzione fatta dalla vittima, in quell'occasione la giovane sarebbe stata aggredita, mentre erano a casa di amici, dopo aver ricevuto un sms che avrebbe infastidito il 23enne. Quest'ultimo avrebbe poi cominciato a "picchiarla con calci e pugni, a ingiuriarla ed insultarla e minacciarla di morte. La giovane avrebbe cercato di scappare ma sarebbe stata bloccata, picchiata ‘con violenza tale da renderla inerme e costretta in ultimo a subire un rapporto sessuale’".

Non contento, l'ex compagno, tramite un social network, avrebbe inviato a un comune conoscente un video destinato a rimanere privato, girato tempo prima, nel quale "era ripresa la vittima nuda". Solamente alle prime luci del mattino, dopo diverse ore, "la donna - spiegano i carabinieri - è riuscita a fuggire e chiedere finalmente aiuto". 

(Unioneonline/v.l.)

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