Dopo essere stato arrestato, l’8 aprile scorso, con l’accusa di aver ucciso la moglie, Giampaolo Amato, 64enne di Bologna, ex medico della Virtus, ora ha ricevuto una nuova misura personale cautelare in carcere relativa alla morte della suocera.

A eseguirla sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo.

Nel corso delle indagini sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo anche per il decesso della suocera, avvenuto nella notte fra l’8 e il 9 ottobre 2021. Sulla salma sono state trovate le stesse sostanze (una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero) rinvenute sul corpo della figlia e moglie del medico.

I militari hanno ricostruito i movimenti dell’indagato la notte dell’omicidio mediante l’analisi tecnica degli apparati tecnologici a lui in uso e di accertare la conoscenza da parte del medico dell’utilizzo della benzodiazepina.

Era il 31 ottobre 2021 quando gli operatori del 118 erano intervenuti in un appartamento in zona Murri per soccorrere una 62enne, trovata priva di sensi dal marito e poi risultata morta. Alla base del decesso c’era la somministrazione dolosa da parte dell’uomo di due farmaci, una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero. Durante le indagini condotte dai Carabinieri, era emerso che, già alcuni anni prima, la donna era stata oggetto di altre somministrazioni di benzodiazepina a sua insaputa, che si suppongono riconducibili al marito e mai denunciate, che le avevano causato diversi episodi di malessere e di narcolessia. L’8 aprile scorso, i militari del Nucleo Investigativo di Bologna si sono presentati a casa del medico bolognese e, dopo avergli notificato la misura cautelare, lo hanno arrestato e portato in carcere.

(Unioneonline/s.s.)

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