Il caro bollette potrebbe portare alla chiusura di San Patrignano, la più grande comunità di recupero d’Europa che da oltre 40 anni accoglie ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza, in via del tutto gratuita.

Nei giorni scorsi la struttura di Coriano, in provincia di Rimini, ha ricevuto una bolletta per il gas (consumato nel solo mese d’agosto) da ben 730mila euro. Dieci volte la cifra pagata per lo stesso periodo dello scorso anno.

Un costo dunque enorme per la comunità romagnola. Dalla sua fondazione a oggi, “Sanpa” ha ospitato oltre 26.000 persone, offrendo loro una casa, l'assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro, di cambiare vita e di rientrare a pieno titolo nella società. 

Ora i rincari dell’energia mettono a rischio l'intero modello di sostenibilità economica su cui si tiene in piedi San Patrignano, e tutte le attività previste per la formazione dei giovani impegnati nel loro percorso di recupero. Si parla di un'impresa sociale articolata in circa 40 settori formativi - dalle cucine ai laboratori artigianali, dal forno al food, dall'equitazione al design – che oggi accoglie gratuitamente circa 700 giovani e 225 dipendenti, collaboratori e volontari.

L'aumento smisurato dei prezzi dell'energia, fa sapere la struttura, mette oggi in crisi "tutte le organizzazioni no profit come San Patrignano che si impegnano, non per creare profitto, ma per donare l'opportunità di tornare a vivere a migliaia di persone. Per questo la comunità chiede alle istituzioni e alla politica di intervenire con urgenza per trovare soluzioni che consentano a San Patrignano, e alle altre realtà del terzo settore, di portare avanti la propria opera".

(Unioneonline/D)

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