Urla, aggressioni, minacce, insulti e strattoni. Due maestre di una scuola dell'infanzia in provincia di Udine, sospese per otto mesi dall'insegnamento, hanno creato in classe un clima di umiliazione e mortificazione, tanto che alcuni bambini si rifiutavano di andare all'asilo la mattina.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Udine, sono state avviate dopo la segnalazione all'assistente sociale di una mamma la cui figlia si rifiutava di andare a scuola. La donna era anche insospettita dai racconti della piccola, che le parlava di "punizioni particolari".

L'assistente sociale è andata in Questura e ha fatto partire l'inchiesta. Gli investigatori hanno sentito diversi genitori, molti dei quali parlavano di punizioni e offese inflitte ai loro figli in particolare da due maestre.

Le telecamere installate di nascosto hanno fatto il resto: si vedono chiaramente le maestre insultare i bambini con epiteti e minacce, a volte anche in friulano. Inoltre, i bambini spesso venivano sviliti, umiliati e irrisi davanti ai compagni quando si sporcavano o non facevano benissimo i compiti. Gli stranieri venivano costantemente umiliati per via delle loro difficoltà linguistiche.

Ci sono anche alcuni casi di maltrattamenti fisici, con bimbi brutalmente strattonati, in particolare da una delle due maestre. Si vede, tra le altre cose, un bimbo che viene preso per un orecchio e portato "a spasso" per diversi metri.

Quanto basta, insomma, perché il gip del Tribunale di Udine emettesse un'ordinanza di sospensione dall'insegnamento per otto mesi nei confronti di entrambe le maestre.

(Unioneonline/L)
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