Tutti assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, i 14 imputati del processo sul filone consulenze d'oro alla ex Banca Etruria. E’ la sentenza pronunciata dal giudice di Arezzo Ada Grignani, il pm aveva chiesto un anno per Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro Maria Elena ed ex vicepresidente di Etruria, e per altri tre dirigenti. Per gli altri imputati erano state chieste condanne da 8 a 10 mesi.

Erano tutti accusati di bancarotta colposa per una serie di consulenze commissionate dalla ex Banca Etruria per studiare l'ipotesi di fusione con la Banca Popolare di Vicenza, operazione che poi non andò in porto.

Secondo l'accusa anche le consulenze aggravarono i conti di Banca Etruria e ne scaturì un filone complementare a quello generale per bancarotta fraudolenta dedicato al crac dell'istituto di credito aretino.

La Procura aspetta le motivazioni, “poi valuteremo se fare ricorso in appello”.

LE REAZIONI

"Oggi ho pianto. Avevo giurato a me stessa che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l'ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico. Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera. Ho pianto perché mio padre è stato assolto dall'ultima accusa che gli veniva mossa e così si chiude nell’unico modo possibile, con la certezza che mio padre era innocente, un calvario lungo sette anni", scrive su Facebook la Boschi.

"La verità giudiziaria non cambia niente per me: ho sempre saputo che mio padre è stato attaccato sui media e non solo per colpire altri. Ora lo sa il popolo italiano, nel cui nome la sentenza è stata pronunciata", continua Boschi, prendendo di mira "i talk che hanno fatto intere trasmissioni contro di me e gli odiatori che mi hanno insultato spesso con violenza verbale e frasi sessiste".

"Oggi molti avversari politici, ospiti dei talk, odiatori dovrebbero mettersi in fila e dire una cosa sola: scusa. Non lo faranno. Ma quello che è sempre più chiaro è che i mostri non eravamo noi. Un abbraccio a tutta la famiglia Boschi", twitta invece il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

(Unioneonline/L)

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