Niente da fare, quella fiammella di speranza che si era accesa nel Sud America si è spenta.

Sono negativi i test del dna sulla ragazza argentina che si sperava potesse essere Angela Celentano, la bambina di tre anni scomparsa il 10 agosto del 1996 durante una gita con la famiglia sul Monte Faito a Vico Equense (Napoli).

Lo fa sapere Luigi Ferrandino, legale della famiglia della bimba: «Nella comparazione tra il dna dei signori Celentano e quello della giovane donna attenzionata purtroppo non vi è corrispondenza genetica», fa sapere il professionista, che coordina una squadra di consulenti composta dall'avvocato Enrica Visconti, dal generale Luciano Garofano e dal social team della "Manisco World", presieduto da Virginia Adamo.

La famiglia non smette di sperare: «Continueremo nelle nostre ricerche e qualunque altra segnalazione meritevole di approfondimento verrà percorsa», ha dichiarato Catello Celentano, padre di Angela che, con la moglie Maria e le figlia Rossana e Naomi ringrazia «quanti hanno contribuito nelle segnalazioni. Noi non smettiamo di sperare di poter riabbracciare la nostra amata figlia. Per il momento riteniamo di rimanere in silenzio e chiediamo rispetto».

La ragazza era stata individuata proprio dallo studio legale che segue la famiglia Celentano. 

Gli elementi che avevano fatto sperare che si potesse risolvere un mistero lungo quasi 27 anni erano diversi: i dati anagrafici della ragazza argentina, corrispondenti a quelli di Angela Celentano, una grande somiglianza fisionomica e una macchia sul dorso uguale a quella della bimba scomparsa.

(Unioneonline/L)

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