Alpinismo, è morto sul K2 Rientra in Italia la salma di Fait
La salma dello sciatore estremo, Michele Fait, è rientrata in Italia. Lo sportivo è morto precipitando in un canalone sul K2. I funerali sono previsti per martedì a Villa LagarinaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E' rientrata a Milano, ieri sera, per tornare nella notte in Trentino la salma dello sciatore estremo Michele Fait, 44 anni, che ha perso la vita martedì scorso sul K2. La sfida era di salire senza ossigeno e scendere con gli sci, ma è precipitato in un canalone sotto gli occhi del compagno di avventura, lo svedese Fredrik Ericsson, con altri alpinisti che hanno assistito alla tragedia dal campo base. Il corpo di Fait è giunto a Milano alle 18.40, come informa il suo stesso sito, che gli amici stanno curando, e i funerali sono previsti per martedì a Villa Lagarina, alle 16. Proprio sulle stesse pagine web gli amici stanno raccogliendo la documentazione sulle numerose imprese di Fait.
I VIAGGI Neppure il K2 era per lui una novità e nel 2007 aveva già anche tentato una spedizione analoga a questa, la K2 Freedom. Aveva rinunciato a 500 metri dalla vetta per una bufera, la stessa che in quell'occasione causò la morte del compagno Stefano Zavka, di Terni. Aveva tentato anche sul Gasherbrum II e sul Shisha Pangma. Prima del ritorno sul K2 aveva provato il Laila Peak (6.069 m) con Ericsson, per acclimatarsi.