Aifa, via libera al vaccino Pfizer-Biontech: "Efficacia sicura anche in gravidanza"
"Sicurezza al 95%, risposta entro 7 giorni. Programmi di farmacovigilanza a 3, 6 e 9 mesi"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"L'Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha dato l'ok al vaccino Pfizer Biontech dopo l'approvazione di Ema a livello europeo. Il 27 dicembre, in tutte le regioni italiane, inizieranno dunque le prime vaccinazioni al personale sanitario e agli anziani delle Rsa. È ancora dura, ma ora abbiamo un'arma in più": sono le parole con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato il via libera dall'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) all'immissione in commercio del vaccino anti-Covid delle aziende Pfizer-Biontech.
EFFICACIA GARANTITA - "Oggi è disponibile un vaccino con un margine di sicurezza elevatissimo, intorno al 95%", spiega il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù. Una percentuale di sicurezza che si trova solo nei vaccini del morbillo e della rosolia. "Avessimo vaccini con questa efficacia", ha infine sottolineato rispondendo a una domanda sul 5% che resta fuori. "Il 100% in natura non esiste".
NO CONTROINDICAZIONI - "Il vaccino è approvato per tutta la popolazione sopra i 16 anni - aggiunge Nicola Magrini, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) - e non ha controindicazioni assolute. Non sono richieste accortezze particolari per sottopopolazioni specifiche né per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento. Anche per gravidanza e allattamento, che si era detto potessero essere controindicazioni assolute, non lo sono, perché anche in questo caso i benefici superano i rischi".
GLI AGGIORNAMENTI - "La piattaforma a mRna è facilmente modulabile - chiarisce quindi Palù - e, nel caso il virus dovesse evolvere in maniera tale da superare le difese immunitarie, ha un vantaggio rispetto alle piattaforme tradizionali con virus vivo o ucciso o basate su proteine ricombinanti. E' infatti una piattaforma che permette di essere modulata e costituirà la base per futuri vaccini, non solo in ambito infettivologico, ma anche anticancro".
FARMACOVIGILANZA - Previsti poi dei programmi di farmacovigilanza attiva con richiamo dei pazienti ed sms nel corso del 2021 con capacità di analisi a 3, 6 e 9 mesi per capire la risposta immunitaria nella popolazione italiana.
LA RISPOSTA IMMUNITARIA - "La seconda dose del vaccino va fatta a 3 settimane dopo la prima e la risposta immunitaria della prima dose è già visibile dal sesto o settimo giorno. Nella rara ipotesi che ci si infetti in questo breve lasso di tempo, lo si sarebbe verosimilmente in forma più lieve", il chiarimento di Magrini.
(Unioneonline/v.l.)