La tragedia poco prima di cena, all'ora dell'aperitivo in un bar appartato in un luogo tranquillo, all'angolo tra una strada chiusa e la Strada Parco: colpi di pistola all'interno del locale, due uomini che cadono in terra, uno di fatto fulminato sul colpo, l'altro trasportato d'urgenza in ospedale. Le vittime sono italiane, a sparare un uomo a volto coperto dal casco, che fugge subito dopo a bordo di una moto di grossa cilindrata, mentre molti pescaresi attraversavano la Strada Parco per tornare a casa dopo la giornata al mare, subito al di là delle case.

Ha tutta l'aria di una esecuzione il nuovo episodio di sangue a Pescara, non nuova a regolamenti cruenti di conti. L'ultimo omicidio risale a Capodanno, ma un altro fatto grave è accaduto ad aprile proprio nella centrale Piazza Salotto con il ferimento grave di un lavoratore di un ristorante.

Le forze dell'ordine e i soccorsi sono stati avvertiti da una dipendente del bar, Bar del Parco, locale dell'aggressione, che si è nascosta sotto ad un tavolo e ha contattato il 118 parlando sottovoce. Affatto chiare le prime caotiche ricostruzioni: alcuni testimoni parlano di una dinamica brutale e concitata. "Scappate scappate stanno sparando a tutti" si è sentito urlare in un fuggi fuggi generale.

Sul luogo della sparatoria è arrivato anche il capo della Procura di Pescara Giuseppe Bellelli assieme al sostituto titolare dell'inchiesta Andrea Di Giovanni, assieme al questore Liguori e il sindaco Carlo Masci, oltre ai titolari dell'inchiesta, il pm Andrea Di Giovanni.

LE VITTIME – L'uomo morto è Walter Albi, 66 anni, e risulta iscritto all'albo degli architetti. Il ferito è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore con precedenti penali: dopo due interventi è ancora molto grave.

“CITTÀ SCONVOLTA” – Nel frattempo il sindaco parla di una “città sconvolta” e dell’urgenza di un intervento dello Stato. "Questo delitto così efferato non fa parte della cultura dei pescaresi – spiega il primo cittadino, Carlo Masci – Questa violenza non è nel Dna della nostra città e quindi l'episodio ci sconvolge in maniera incredibile. È necessaria una chiara e forte risposta da parte degli organi territoriali dello Stato perché i cittadini questo chiedono".

"Non è possibile - va avanti il primo cittadino - che succeda una sparatoria in un bar dove ci sono bambini e chi sta tranquillamente seduto a riposarsi. I cittadini chiedono che venga assicurato alla giustizia il killer, perché qui si è trattato di un'esecuzione, e che ci siano risposte chiare sulle motivazioni per cui succedono queste cose. È necessario avere risposte".

"Mi sembra - aggiunge Masci - che i sindaci siano lasciati da soli in territori che sono poco controllati e in cui avvengono scene di violenza, in questo caso sconvolgenti perché sono frutto evidentemente di qualcosa che sfugge alla nostra percezione. Uno che spara e uccide le persone a sangue freddo: qui è delinquenza pura. Ci sono però anche episodi di teppismo continui che creano disagio sociale e tensione. Sono quindi necessarie più forze dell'ordine sul territorio".

(Unioneonline/v.l.)

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