Cuccette ristrette, cibo scadente, personale di bordo che non parla italiano. La toppa non è peggio del buco, ma non sono eccellenti le nuove condizioni di alloggio riservate agli agenti e militari di carabinieri e Guardia di Finanza  che devono prestare servizio per il G7, il summit dei “Grandi della Terra”, in corso da oggi a Borgo Egnazia, in Puglia. Tra loro anche dei poliziotti sardi, in comando da Cagliari. 

«Inizialmente sono stati assegnati alla nave da crociera greca»,  spiega il segretario provinciale del Silp Cgil,  Gianluca De Simoni, «il cui affitto è costato sei milioni euro, poi sequestrata: soggiornare lì era davvero improponibile, per le pessime condizioni igieniche e l’allagamento di alcune parti del pavimento. Ora», in circa 500, «si trovano sulla nave Gnv, dove soggiornano in cabine minuscole e, in alcuni casi, senza oblò». E continuano ad arrivare segnalazioni su disservizi: agli agenti della questura cagliaritana sono affidate mansioni di sicurezza, tra le quali anche la scorta degli entourage dei primi ministri e presidenti dei Paesi più importanti del pianeta. 

Al centro, la nuova nave. Nelle foto piccole la sporcizia della precedente
Al centro, la nuova nave. Nelle foto piccole la sporcizia della precedente
Al centro, la nuova nave. Nelle foto piccole la sporcizia della precedente

Il Silp segnala che il ministero dell'Interno e le sue articolazioni hanno avuto più di un anno per organizzare l' evento: «Ci chiediamo»,  aggiunge De Simoni, «come sia possibile che nessuno si sia accorto o abbia appurato che la nave da crociera individuata era praticamente in disuso, o che non sia stato tenuto in alcuna considerazione il fatto che l’evento si sarebbe svolto a ridosso della stagione turistica e che sarebbe stata necessaria una pianificazione per trovare gli alloggi adeguati».

 De Simoni sottolinea inoltre che a questa situazione di grave disagio si aggiunge l’incertezza su quando verranno effettivamente pagati gli straordinari: «I colleghi di Cagliari in servizio in Questura, nelle specialità come la Polizia stradale e il Reparto mobile», conclude, «sono stati chiamati a svolgere i delicati compiti per il mantenimento dell'ordine pubblico, di sicurezza, scorta e staffetta alle delegazioni delle nazioni partecipanti e alle personalità lì presenti: il ringraziamento per il loro impegno ad oggi, purtroppo, è questo trattamento, luoghi indegni dove dormire, pasti di discutibile qualità, incertezza sul pagamento di tutti gli straordinari e, in generale, un clima di disorganizzazione e smarrimento».

Enrico Fresu 

© Riproduzione riservata