Recuperati i dati della scatola nera dell'aereo diretto a Olbia e precipitato a San Donato, alla periferia sud di Milano, lo scorso tre ottobre, incidente mortale nel quale hanno perso la vita otto persone tra cui il pilota e magnate romeno Dan Petrescu.

I dati del registratore di volo, già preso in carico nelle scorse settimane dai laboratori tecnologici a Roma dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), serviranno a chiarire l’esatta dinamica del terribile schianto: stamani è stata effettuata l'estrapolazione, con apposito software, con l’inchiesta tecnica di sicurezza che procede parallelamente a quella dell'aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Mauro Clerici e Paolo Filippini. 

L'apertura della scatola è stata eseguita con accertamento irripetibile passato per gli avvisi delle analisi tecniche inoltrati ai familiari delle vittime, ma anche alle società coinvolte, tra cui quella svizzera che produce quel modello di aereo, quella canadese che ha costruito il motore e quella romena che si occupava dell'aereo di proprietà del magnate.

LA DINAMICA E LE IPOTESI – Quel 3 ottobre Petrescu, assieme ad altre sette persone, stava raggiungendo con la famiglia Olbia, dove aveva una villa e ad attenderlo c’era la mamma di 98 anni, a bordo del suo monomotore a turboelica che aveva comprato nel 2015 assieme a uno dei suoi soci. Per motivi ancora da chiarire il velivolo ha percorso circa 5 miglia prima di precipitare ed è andato giù quasi a 90 gradi, quando si trovava a circa 4mila piedi, avvitandosi ad elica nella fase iniziale della caduta e finendo su un edificio vuoto.

Tra le ipotesi prese in considerazione nelle indagini ci sono l'errore umano, ossia una manovra sbagliata o azzardata durante un cambio di rotta, o un malore del pilota. Non si possono, però, nemmeno escludere al momento problemi o avarie del Pilatus. Il pilota, comunque, non lanciò alcun allarme specifico alla sala radar di Linate, a cui aveva chiesto la rotta per rientrare in aeroporto poco dopo il decollo. 

LE VITTIME – Tra le vittime la moglie 65enne di Petrescu, nata in Romania con cittadinanza francese, e suo figlio Dan Stefan, 30 anni, nato a Monaco di Baviera, anch’egli con doppia cittadinanza. Con loro un italiano, Filippo Nascimbene, lombardo di 33 anni, con la moglie, il figlio piccolo e la suocera, di nazionalità francese.

(Unioneonline/D)

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