A settembre tutti in classe, ma con la mascherina e nel rispetto di altre misure per mitigare il rischio di contagi.

Lo ha detto il commissario Figliuolo, gelando così le speranze di chi sperava in un ritorno in aula senza le mascherine che rendono più difficile sia la socialità tra ragazzi che lo scambio con i docenti.

"Ora abbiamo la possibilità di vaccinare i ragazzi dai 12 anni in su, quindi gran parte degli studenti. E non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni", ha osservato Figliuolo, sottolineando che per “riaprire in massima sicurezza la scuola in presenza l'architrave è la vaccinazione”, anche se si continuerà con “tracciamento e diradamento”.

"Il vaccino è uno dei pilastri della lotta al virus - ha affermato il commissario -, ma per me nessuno mai deve essere discriminato: finché ci sono le leggi che permettono la non obbligatorietà, chi organizza l'attività scolastica deve mettere in campo tutto quello che è possibile" per garantire a "coloro i quali, per scelta personale o dei propri genitori, abbiano pensato legittimamente di non vaccinarsi, di rendere sicura la loro permanenza negli istituti scolastici".

"E’ una notizia non piacevole”, hanno detto i sindacati a proposito delle mascherine, “molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perché non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe”.

(Unioneonline/L)

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