Improvviso cambio di rotta nelle votazioni in consiglio comunale a Sassari. Ieri la mozione dei 5 stelle Patrizia Zallu e Federico Sias sul trasporto locale nelle borgate ha ricevuto l'appoggio pure del Pd, avversario dei pentastellati entrati in maggioranza coi Civici nel 2020.

«È proprio strano che l'abbiano votata», afferma Mariolino Andria, capogruppo del misto di minoranza, uscito durante la consultazione, «si tratta di una proposta banale e propagandistica».

E il pensiero va alla recente investitura della pentastellata Alessandra Todde come candidata governatrice per il campo largo del centrosinistra, quello dove convivono tra gli altri dem e grillini.

Al contrario di Sassari dove si guardano da lontano. «Todde non c'entra»,  afferma il capogruppo provinciale Pd Giuseppe Mascia, «non è stato un voto politico. L'abbiamo fatto per l'interesse verso i trasporti». Resta però il dubbio su cosa accadrà alle prossime comunali del 2024, si replicherà la formula regionale? «Dipenderà dal Movimento», continua Mascia, «non possono tirare la corda, devono uscire dal torbido».

Una condizione che invece il presidente del consiglio comunale Maurilio Murru, grillino della prima ora, trova normale. «Non provo nessun imbarazzo»,  fa lui, «abbiamo un accordo programmatico con il sindaco Nanni Campus». Viene quindi da chiedersi cosa succederà in seguito al voto di primavera. «Più avanti si faranno le valutazioni», chiosa Murru.

Eppure il futuro è già adesso e a evidenziarlo è stato anche il voto contrario alla mozione di Daniele Deiana di Fratelli d'Italia. «Una roba senza senso e demagogica», attacca lui, che spesso si accorpa al monolite di Campus con il suo assenso alle decisioni della maggioranza. Chissà se il voltafaccia del meloniano abbia nulla a che fare con il suo partito, il cui esponente Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, potrebbe competere per Villa Devoto. Magari contro la Todde.

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