Una massiccia campagna di sensibilizzazione e incontri sulla violenza di genere, ma anche sul bullismo e cyberbullismo che ha permesso di parlare con ben duemila studentesse e studenti di 12 scuole superiori cittadine. E poi gli incontri nelle piazze e nelle gallerie dei centri commerciali.

«Un magnifico lavoro quello fatto dalla Polizia Locale di Sassari» ha commentato il generale Luciano Garofano, ex Comandante del Ris di Parma (il reparto investigativo scientifico dei Carabinieri) nell'incontro che si è tenuto questa mattina.

Il progetto non a caso si chiama #iononcondivido perché ha posto l'accento sull'utilizzo responsabile del cellulare. «Dimostrano purtroppo una recrudescenza dei fenomeni i dati raccolti con i nostri questionari, sia attraverso le chiamate al 1522 per chi chiedere aiuto e sostegno contro violenza e stalking» ha sottolineato il comandante della Polizia Locale Gianni Serra.

I numeri raccolti nel questionario in forma anonima dicono che il 43% degli studenti ha ammesso che nella propria scuola c'è chi ha atteggiamenti scorretti e/o violenti che vanno dalla presa in giro alle calunnie, dai piccoli furti alle aggressioni fisiche.

Si è sottolineata l'importanza per gli adulti di una collaborazione tra genitori e scuole, mentre ragazze e ragazzi devono non solo comprendere come quello che può sembrare uno scherzo, se reiterato e utilizzato anche per isolare il singolo, può essere recepito come un'offesa che progressivamente lo distrugge e lo può portare persino al suicidio, come dimostrato dalle cronache degli ultimi anni.

Al termine sono stati proiettati i video finalisti del concorso sul tema indetto nelle Scuole Superiori di Sassari.

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