Alessandra Todde a Sassari inaugura la campagna elettorale al nord
Prima tappa nella comunità di recupero “Il sogno” nella frazione di San GiorgioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Giornata fitta di appuntamenti per Alessandra Todde a Sassari dove ha inaugurato, questo pomeriggio, la campagna elettorale nel nord-Sardegna. Facendo una prima tappa nella comunità di recupero “Il sogno” nella frazione di San Giorgio a pochi km dal capoluogo turritano.
«Comincio il percorso nel territorio - ha affermato la candidata governatrice con il campo largo del centrosinistra - da una comunità solidale come questa perché è fondamentale avere uno sguardo rivolto agli ultimi. In questo senso la mia sensibilità è totale».
Nell'occasione ha risposto alla polemica lanciata, questa mattina, da iRS, indipendentzia Repubrica de Sardigna, che ha accusato il M5S e A Innantis di aver usurpato, nella lista comune, il logo dell'albero deradicato arborense che ritengono appartenere al loro movimento.
«È strana la tempistica - questa la replica - il simbolo era già lì dalla presentazione della coalizione. Non voglio comunque dare pubblicità a chi usa anche questi mezzi per averla».
Non è mancata neanche una stilettata ai 4 cinquestelle sassaresi che si sono rifiutati di lasciare la maggioranza in Comune. Proprio loro hanno rimarcato come la minacciata espulsione non sia ancora giunta. «Ogni contesto segue i suoi tempi - ha sottolineato - e dico quindi loro di avere fiducia, arriverà».
E ha aggiunto: «Si può cambiare idea ma non ci si può prendere gioco delle regole e della linea. Ma non entro in polemica, ognuno avrà a che fare con la sua coscienza». Todde si è poi fermata in Camera di commercio con il Tips, Tavolo istituzioni parti sociali per lo sviluppo economico del nord-ovest Sardegna. Qui tra l'altro l'esponente pentastellata ha ricordato quelle che, a suo parere, sono state le occasioni mancate con i fondi del Pnrr.
«Quando ho visto le 400 schede - così la politica nuorese, al tempo al governo - inviate dalla Regione mi sono vergognata. Una era il rimboschimento del Sinis». E rivolgendosi ai presenti ha lanciato la sfida: «Quest'isola è una delle più resistenti al cambiamento. Noi faremo la nostra parte, chiedo a voi di fare la vostra». In serata l'incontro con circa un migliaio di persone al Teatro Verdi dove ha ribadito i cardini della sua linea politica, tra cui la programmazione, da applicare in particolare sulla sanità. «Non mi sento una capopopolo - ha dichiarato tra gli applausi - ma solo la rappresentante di coloro che vogliono cambiare la Sardegna».