L’esibizione della maschere sarde S’Urtzu e Sos Bardianos di Ula Tirso, il concerto itinerante del Coro Campidano di Assemini e del tenore Montalbo di Siniscola, i balli del gruppo folk Sa Scabitzada: ennesimo successo per la Notte bianca delle tradizioni popolari, che sabato sera ha affollato le strade del centro di Capoterra.

L’appuntamento organizzato dal Comune insieme alla Pro loco e all’associazione Su Connottu, giunto alla 9^ edizione, ha confermato il gradimento del pubblico per le manifestazioni all’insegna della riscoperta delle tradizioni sarde.

Pienone in piazza Sardegna, dove la Pro loco ha organizzato la sagra del cinghiale: la Notte bianca è stata anche l’occasione per ammirare gli interni di Casa Melis, gioiello incastonato in corso Gramsci, diventata lo scorso anno anche sede istituzionale del Comune.

Soddisfatto il sindaco, Beniamino Garau: «Da anni, ormai, questo appuntamento permette di apprezzare le tradizioni non solo capoterresi, ma di tanti altri centri dell’Isola. In queste occasioni i cittadini si riappropriano delle strade del centro storico, e riscoprono il piacere di passeggiare in corso Gramsci proprio come si faceva in passato».

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