Sanluri, il Maggiore Meluccio lascia la Sardegna dopo cinque anni
Per l’ormai ex comandante della Compagnia locale trasferimento in Emilia-RomagnaIl Maggiore Aldo Meluccio lascia la Compagnia di Sanluri e la Sardegna dopo cinque anni, a seguito di un nuovo incarico in Emilia-Romagna alla Compagnia di Bologna Sud-San Lazzaro di Savena. Nel suo quinquennio nell'Isola ha coordinato quattordici Stazioni, il Nucleo Operativo Radiomobile con la centrale operativa 112 e il nucleo comando.
Si è avvalso del supporto dei comandanti delle varie articolazioni e di un totale di 120 carabinieri, proponendo prevenzione e assiduo contrasto alla criminalità sui 26 comuni giurisdizione della Compagnia di Sanluri, che si estende tra il Campidano, la Marmilla e parte della Trexenta.
Meluccio ha dato anche un deciso impulso ai miglioramenti delle infrastrutture, dalla nuova sede della Compagnia di Sanluri in atto, allo stabile di Villanovafranca dove presto torneranno i carabinieri, alla ristrutturazione della stazione di Lunamatrona, oltre alla copertura con videosorveglianza dei 14 presidi del territorio. Sotto il suo comando sono stati svolti migliaia di servizi preventivi nei paesi, nelle campagne, sulle arterie SS131, SS196 e SS197, con interventi e soccorso in più di 200 incidenti stradali gravi.
A livello operativo, Meluccio ha diretto numerose indagini: in particolare si ricordano quelle antidroga, con un centinaio di arresti e diversi sequestri di sostanze stupefacenti, 20 chili di cocaina e oltre 10 tonnellate di cannabis in piantagioni di marijuana. Attenzione a fatti di sangue, omicidi e tentati omicidi con arresti e denunce, come per l’uccisione efferata di una donna per mano del marito a Serramanna nel 2020 e l'assassinio di un uomo freddato a colpi di fucile a Gesturi nel 2022, agguato di matrice criminale locale.
Ha posto attenzione al contrasto e alla prevenzione delle truffe ai danni degli anziani, alle violenze e ai maltrattamenti sui minori, nonché all'individuazione degli autori di rapine a esercizi commerciali. Significativa nel 2021 l'individuazione degli autori di rapina a mano armata in villa a Serramanna e, grazie a un campione biologico, l'arresto su ordine di custodia cautelare del principale indagato - uomo di spicco della criminalità isolana - catturato a Siniscola con un'operazione dell'Arma di Sanluri con lo squadrone cc cacciatori di Sardegna.
Di rilievo il coordinamento delle indagini che hanno portato alla cattura su ordine dell'autorità giudiziaria di Cagliari di un soggetto indagato dall'Arma di Villasor nel 2023 per aver segregato, ridotto in schiavitù, seviziato e torturato per anni un servo pastore in un ovile masseria.
Costante contrasto alle violenze di genere, con quotidiani interventi tra Marmilla e Campidano spesso conclusi dalle Stazioni e dal NORM con arresti, provvedimenti cautelari e allontanamenti dalle abitazioni per "codici rossi", col coordinamento della Procura di Cagliari.
In materia di armi illegali, clandestine, arresti e denunce con sequestri di decine di pistole fucili e munizioni.
A tutela dell'ambiente la scoperta di varie discariche abusive in più siti. Tra questi l'importante recupero a Villasor dell'area abitativa di via Togliatti, con lo sgombero tra il 2022 e il 2023 delle 5 palazzine abusivamente occupate da oltre vent'anni, con decine di occupanti, italiani e stranieri, denunciati per stoccaggio illegale di rifiuti con incendi, accertati pure allacci abusivi e furti di energia.
Durante la pandemia gli accertamenti con la Stazione di Sanluri e il NORM per i ravvicinati decessi di molti anziani ospiti di una casa di riposo cittadina, contagiati dal Covid per il non rispetto dell'isolamento, sino alla denuncia e la rimozione dei responsabili con la chiusura della struttura.
(Unioneonline)