Uno studente su tre è vittima di episodi di cyberbullismo e proprio per sensibilizzare gli studenti del liceo “Marconi-Lussu” di San Gavino Monreale si è svolto un incontro sul tema “Diamoci del Tu. Incontro/dibattito sui nuovi media, benedetti o maledetti? Reputazione digitale, bullismo e cyberbullismo profili giuridici e sociali”, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Vincenza Pisanu, dall’assessora alla cultura Silvia Mamusa e dal sindaco Carlo Tomasi.

L'avvocato Gino Emanuele Melis all’ingresso del liceo Marconi-Lussu di San Gavino Monreale tra l’assessora alla cultura Silvia Mamusa (a sinistra) e Natascia Curreli per anni vittima di angherie e soprusi (foto Pittau)
L'avvocato Gino Emanuele Melis all’ingresso del liceo Marconi-Lussu di San Gavino Monreale tra l’assessora alla cultura Silvia Mamusa (a sinistra) e Natascia Curreli per anni vittima di angherie e soprusi (foto Pittau)
L'avvocato Gino Emanuele Melis all’ingresso del liceo Marconi-Lussu di San Gavino Monreale tra l’assessora alla cultura Silvia Mamusa (a sinistra) e Natascia Curreli per anni vittima di angherie e soprusi (foto Pittau)

Ha dispensato tantissimi consigli pratici offrendo la sua testimonianza Gino Emanuele Melis, avvocato del Foro di Cagliari e campione sportivo a livello internazionale di Karate che da poco ha vinto la medaglia d’oro sia nel campionato europeo che al campionato mondiale nella specialità Kumite: «Il bullismo – racconta – non esiste come reato ma sono le condotte ripetute di cui si compone a essere perseguibili penalmente. A scuola con gli studenti facciamo prevenzione perché il bullismo è un cancro sociale e devono essere aiutati sia le vittime che i bulli. In tribunale ho difeso anche ragazzi accusati di danneggiamenti che hanno capito l’errore e hanno rimediato al fatto o ancora un ragazzo minacciato di morte da un gruppo di bulli. Ci sono una serie di condotte che sono punibili come reati più o meno gravi. Vi è lo stalking punito fino a sette anni o anche l’estorsione. Per bullismo si intende qualsiasi condotta intenzionale volta ad annientare un mio pari, la volontà di far del male al mio prossimo. Deve essere un’azione ripetuta nel tempo. Il cyberbullismo ha la stessa definizione ma sono eventi compiuti attraverso le piattaforme digitali».

Gino Emanuele Melis, medaglia d’oro ai campionati europei e mondiali di karate (foto Pittau)
Gino Emanuele Melis, medaglia d’oro ai campionati europei e mondiali di karate (foto Pittau)
Gino Emanuele Melis, medaglia d’oro ai campionati europei e mondiali di karate (foto Pittau)

Il convegno con gli studenti, a cui ha partecipato anche la vittima di bullismo Natascia Curreli, 26enne di Sedilo, è riuscito a fornire loro gli strumenti e le conoscenze sull’utilizzo dei nuovi media e delle nuove piattaforme digitali, sulla normativa per il bullismo e il cyberbullismo, sulle responsabilità penali e civili del bullo, sulla culpa in vigilando e in educando dei genitori, sulla culpa in vigilando, in educando e in organizzando della Scuola, sulle conseguenze psicofisiche subite dalla vittima e sulle tutele previste dal nostro sistema giudiziario.

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