“Oggi non posiamo solo concretamente la prima pietra per il nuovo ospedale di San Gavino, un’opera importante per il territorio del Medio Campidano e al servizio di tutto il sistema sanitario regionale. Ma è lo stesso ospedale, atteso da oltre vent’anni, a essere simbolicamente la prima pietra di una sanità sarda che guarda al futuro delle cure e dell’assistenza anche attraverso nuove strutture all’avanguardia, sia sul piano concettuale, sia per ciò che riguarda le dotazioni tecnologiche”.

Parole del presidente della Regione, Christian Solinas, che questa mattina a San Gavino ha inaugurato l’avvio dei lavori di realizzazione della nuova struttura sanitaria.

NUOVI OSPEDALI. Il governatore ha ribadito un concetto già espresso più volte: la Sardegna “ha bisogno di nuovi ospedali che rendano più efficiente ed efficace l’impiego delle risorse materiali, umane e professionali a nostra disposizione. La maggior parte degli esistenti ha più di cinquant’anni e una concezione ormai superata dai moderni standard d’edilizia sanitaria”, ha proseguito, “gli stessi che vediamo invece richiamati nel progetto del nuovo ospedale di San Gavino, finanziato con 68,4 milioni di euro: una struttura con uno sviluppo orizzontale a blocchi, tra loro connessi e un’organizzazione ottimale dei servizi e dei percorsi interni pensati sulla base di criteri più funzionali rispetto al passato, mettendo al centro il benessere dell’utenza e di chi lavora all’interno del presidio”.

Nei piani della Regione i nuovi presidi consentiranno la riqualificazione dei vecchi: "Per questo”, ha ribadito ancora una volta Solinas, “nella nostra agenda abbiamo indicato quattro nuovi ospedali, che dovranno avere una posizione baricentrica rispetto ai territori e caratteristiche tali da renderli facilmente e rapidamente accessibili”.

I NUMERI. Il nuovo presidio ospedaliero di San Gavino Monreale sorgerà su un’area di 99mila metri quadri.  L’area  è dedicata alle infrastrutture, ai percorsi di viabilità specifici e differenziati e ai parcheggi per il personale gli utenti e i pazienti. con  484 posti auto per 14.765 metri quadri. Un’ampia porzione (52.260 metri quadri) è destinata alle aree verdi ed è inoltre prevista la realizzazione di uno spazio  per l’atterraggio e la partenza degli aeromobili di soccorso.

Il lavori dovrebbe terminare entro 26 mesi:  l’ospedale avrà una superfice totale di circa 32.124 metri quadri, con  215 posti letto e 28 posti tecnici tra dialisi e Obi (Osservazione breve intensiva), sarà dotata di 6 sale operatorie e 4 sale parto, una terapia intensiva/rianimazione e semintensiva, un Centro trasfusionale e Centro prelievi, la Diabetologia, il day hospital medico oncologico, oltre alla Cardiologia con Unità idi terapia intensiva cardiologica (UTIC), e Neurologia con stroke unit, i reparti di Ostetricia, Ginecologia, Pediatria, Chirurgia Generale, Ortopedia, il day surgery e week surgery, la Medicina Generale, la lungodegenza e la riabilitazione.

L’ASSESSORE. Per l’avvio del cantiere esprime soddisfazione anche l’assessore della Sanità, Mario Nieddu: “Gli ospedali da soli, però, non possono esaurire la risposta che deriva dalla complessità dei bisogni di assistenza e cura dei cittadini.  È necessario, invece, restituire agli ospedali una vocazione di luogo di cure ad alta intensità e per farlo occorre potenziare il territorio attraverso la realizzazione delle strutture intermedie che abbiano una funzione di filtro e consentano di gestire in maniera efficace le malattie croniche, impedendo che queste arrivino alla fase acuta, e le patologie a bassa complessità, alleggerendo così il carico sugli ospedali". 

(Unioneonline/EF)

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