I ricercatori e gli esperti del settore partecipanti al V Convegno Nazionale dell’Olivo e dell’Olio promosso dal Gruppo di lavoro della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana Soi sull’Olivo ed Olio sono arrivati questa mattina nel Parco di San Sisinnio di Villacidro, dopo la visita a S'Ortu Mannu di Villamassargia. “L'organizzazione offriva per oggi la possibilità di fare una visita breve ad impianti intensivi del sassarese/algherese o ad aziende olivicole tradizionali della Sardegna centro-meridionale, noi abbiamo scelto questa seconda opzione” spiega una giovane chimica del Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (Crea) di Rende.

A raccontare ai partecipanti al convegno peculiarità e storia degli ulivi secolari di San Sisinnio Maurizio Mulas, professore dell'Università di Sassari ed esperto di Arboricoltura e Martino Muntoni, agronomo villacidrese e dirigente Agris Sardegna.

"Il nostro gruppo di studio ha optato per chiudere la riunione scientifica con visite tecniche significative in luoghi maggiormente votati all'agricoltura storica, paesaggistica e monumentale" specifica Mulas. "Il Parco di San Sisinnio e i suoi antichi oleastri rappresentano una risorsa genetica selvatica importante, cui la comunità scientifica internazionale può rivolgersi per gli studi che riguardano le nuove sfide da affrontare a livello di patogeni, insetti alloctoni e non ultima quella che riguarda i cambiamenti climatici. Hanno resistito indenni a vicissitudini e al passaggio di diverse civiltà".

La visita tecnica è proseguita nell'azienda agricola “Masoni Becciu” guidata dai due agronomi Nicola Solinas e Valentina Deidda, eccellenza nel territorio villacidrese la cui produzione olearia ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.

Il ricco calendario di incontri è partito da Alghero il 26 e 27 ottobre con una serie di seminari, discussioni e tavoli tecnici sull'olivicoltura realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari e l’Agenzia per la Ricerca in Agricoltura (Agris) della Regione Autonoma della Sardegna e con il patrocinio dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio e dell’Accademia dei Georgofili.

© Riproduzione riservata