Il centro storico di San Gavino si è colorato di fantasia e di allegria con la calza della Befana più lunga della Sardegna (70 metri), che è stata collocata in piazza della Resistenza per la gioia di bambini ma anche dei più grandi. 

L’organizzazione è stata curata nei minimi dettagli da un nutrito gruppo di volontari guidati dalla dinamica presidente della Pro Loco Antonella Caboni, l’ideatrice dell’originale iniziativa che è riuscita a  rianimare e far rivivere il cuore del paese: «Per realizzare questa calza ci siamo messi a lavorare con ago, filo, stoffa e tanta creatività. Il record mondiale è detenuto dalla calza della Befana di Viterbo, ma per omologare questa lunghezza record nel guinness dei primati ci vogliono almeno 4500 euro. Speriamo il prossimo anno di trovare le risorse per poterci iscrivere nell’albo dei primati mondiali».
Così la festa è stata animata dall’allegra vecchietta che ha portato i doni ai bambini: «Abbiamo offerto – aggiunge  Antonella Caboni – caramelle,  caldarroste, un enorme panettone, altri dolci e la cioccolata a tutti i bambini. La calza è stata cucita da un gruppo molto affiatato di volontari senza spese particolari, ma con grande creatività. Abbiamo recuperato le famose lenzuola della nonna che sono state prima messe in lavatrice e dipinte con il colore. Per la cucitura sono stata aiutata da mio marito Antonello Zaru, da Carlo Spano, Umberto Sechi, Marisa Usai e Assunta Cirronis, dai miei figli Massimo, Franco, Luca e Matteo. In più abbiamo comprato un tubolare che è stato inserito dentro la calza».
È felicissima dell’iniziativa anche l’assessora alla cultura e allo spettacolo Silvia Mamusa: «Questo impegno della Pro Loco e dei tanti volontari ha permesso di rivitalizzare il paese creando un’originale occasione di incontro e di festa».

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