Stanno coinvolgendo oltre 400 studenti delle scuole superiori di La Maddalena, alcuni medici dell'ospedale Paolo Merlo, per dialogare ed approfondire con loro tematiche importanti e delicate, relative a patologie e devianze come: dipendenze da sostanze stupefacenti, game e social, violenza di genere, bullismo e cyberbullismo.

«Gli operatori sanitari – afferma la dottoressa Vanina Rognoni, responsabile della Struttura Mobi – sono impegnati in prima linea nella gestione di situazioni complesse che ricadono in questi ambiti. L’esperienza di colleghi come il dottor Pietro Fortuna, che da vent’anni lavora nell’ambito dell’emergenza-urgenza tra 118 e Pronto Soccorso, e del nostro pediatra, il dottor Daniele Crosa, è una risorsa importante per questa comunità».

«La proposta nasce dalla volontà di aprirsi ai giovani in un contesto che esula dall'assistenziale e con le modalità che i ragazzi possono percepire agevoli, così da sentirsi più liberi di esprimersi. È uno spazio in cui i ragazzi possono parlare apertamente con specialisti che li informano correttamente, dirimono dubbi, forniscono punti di riferimento. Laddove opportuno estenderemo l'invito ad operatori di altri settori esperti di dipendenze, violenze di genere e bullismo».

Gli incontri sono supportati dalla presenza attiva del dottor Massimiliano Scotto, Neuropsicologo e Psicoterapeuta. Il dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Garibaldi, Stefano Satta, ha espresso «soddisfazione per la piena riuscita della prima serie di incontri e per la collaborazione tra la scuola e una delle realtà più importanti e vitali del territorio. Gli esperti intervenuti, grazie alle notevoli capacità comunicative, hanno catturato l'attenzione e favorito la partecipazione attiva al confronto da parte della totalità degli studenti coinvolti».

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