È iniziato con un colpo a sorpresa il processo per il tentato omicidio ai danni del sassarese Fabio Piu: i difensori del trapper romano Elia Di Genova, meglio noto come Elia 17 Baby, hanno presentato un’istanza di ricusazione del giudice del Tribunale di Tempio che ha in carico il fascicolo per il fatti avvenuti a Olbia il 14 agosto 2022.

Secondo gli avvocati Pietro e Gian Maria Nicotera, il giudice non può più occuparsi del processo a carico di Di Genova, perché ha in qualche modo anticipato la decisione sul caso.

Le difese hanno indicato nella istanza di ricusazione, indirizzata alla Corte di Appello di Sassari, una frase contenuta in un atto (un rigetto di una richiesta di revoca della misura cautelare) che sarebbe una anticipazione di giudizio.

Il giudice scrive, confermando il carcere per il trapper: «Nonostante già condannato per altro reato, non ha esitato a commetterne un altro per motivazioni del tutto futili, circostanze denotanti, nello stesso, una totale mancanza di capacità di autocontrollo e di autodeterminazione».

Per le difese si tratta di valutazioni che contengono già la decisione finale. L'udienza si è tenuta stamattina a Tempio: il trapper era collegato in videoconferenza, ma il processo è saltato in attesa delle decisioni della Corte d'Appello di Sassari.

Di Genova continua a dirsi innocente.

L'avvocato Jacopo Merlini, legale della vittima, ha confermato la costituzione di parte civile, Fabio Piu ha riportato una gravissima lesione della colonna vertebrale.

Di Genova continua a negare di avere accoltellato alla schiena il giovane sassarese.

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