Quadro indiziario “mutato favorevolmente” per l’indagato: è questa una delle ragioni della revoca del carcere per un uomo di 48 anni accusato di avere violentato la sua compagna. I fatti sono avvenuti a Tempio agli inizi del mese e venerdì scorso i Carabinieri hanno proceduto all’arresto del presunto responsabile dello stupro. La gip del Tribunale di Tempio Marcella Pinna, dopo avere sentito l’uomo, ne ha disposto la scarcerazione e ha firmato una ordinanza che impone all’indagato l’obbligo di dimora a Sassari.

Nel provvedimento si parla di nuovi elementi emersi dall’interrogatorio. L’uomo ha raccontato di essere effettivamente andato con la compagna, una donna di 40 anni, di Tempio, in una località del Limbara dove ha realizzato una baracca, ma ha parlato di rapporti sessuali consenzienti e di un successivo litigio per una somma di denaro. La versione della persona arrestata sembra essere confermata da alcuni importanti riscontri, almeno per quanto riguarda la circostanza della presunta violenza sessuale.

Ma la Procura contesta anche il reato di rapina, per l’aggressione ai danni della donna con un coltello. E sul punto il pm ha diversi testimoni. Le accuse restano in piedi, ma la difesa, l’avvocato Alberto Sechi, ha ottenuto la scarcerazione del suo assistito. 

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