Quello che doveva essere un confronto tra Consiglio comunale e presidente e direttivo del Parco Nazionale, sui Disciplinari recentemente da quest'ultimo approvati, è stato, in effetti, un processo, non solo alla sua gestione ma anche alla sua ragion d'essere.

Muta a La Maddalena la maggioranza del sindaco Fabio Lai, che con l'attuale dirigenza ha un certo feeling, a “sparare” sull'ente di via Giulio Cesare sono stati i tre gruppi di minoranza. Ribadito e ricordato all'attuale dirigenza l'imminente scadenza del proprio mandato, stabilita per giugno, tra poche settimane dunque, l'ex sindaca Rosanna Giudice ha detto che il Parco «così com'è, non serve». Giovanni Manconi si è chiesto quale sia «il vero senso di esistenza del Parco», più impostato per dare divieti ai cittadini mentre l'ex assessora della giunta Montella, Annalisa Gulino, si è domandata «cosa abbia fatto, in questi 30 anni, il Parco; Non ha fatto tutela del territorio né dell'economia locale. E non mi sembra che la comunità isolana sia contenta della sua esistenza».

Incalzato su tre fronti, il presidente del Parco, Fabrizio Fonnesu, ha risposto che il Parco, per la comunità isolana e non solo, «è un valore aggiunto»; c'è da cambiare la percezione che spesso si ha dell'Ente, inteso più come preclusivo che di promozione, sostegno e sviluppo, compatibilmente con la tutela ambientale. A difendere l'ente sono stati i consiglieri Michele Esposito («sparare sul Parco funziona sempre...»), Gianluca Mureddu e Lucia Spanu. Quest'ultima, presidente della locale sezione di Italia Nostra, ha difeso il Parco a spada tratta, definendo “necessari” gli strumenti, ovvero i Disciplinari, recentemente adottati, sebbene non li abbia votati. E sul mancato coinvolgimento prime nella redazione di questi, oltre che sui contenuti, si sono soffermati i successivi interventi delle minoranze. E proprio al coinvolgimento della popolazione ha fatto appello la Gulino, in riferimento al Piano del Parco non ancora approvato, anche se ormai, presumibilmente, se ne dovrà far carico la nuova dirigenza. Ad ogni modo, ha detto il presidente Fonnesu, «il Parco è in ottima salute», come attestano diversi studi; le criticità ci sono ma solo nei periodi estivi e in particolari porzioni di territorio.

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