La protesta per salvare Capo Figari dalla trasformazione in hotel di lusso dell'ex Stazione semaforica e della Batteria Luigi Serra, assegnati in concessione trentennale, dalla Regione alla New Fari srl per la valorizzazione e la riqualificazione ai fini ricettivi, diventa anche scontro politico. Stamattina, nell'aula consiliare, si è tenuta una riunione per illustrare il progetto tra il sindaco di Golfo Aranci, Mario Mulas, l'amministratore delegato della società cagliaritana aggiudicataria del bando, Alessio Raggio, e il direttore generale dell’assessorato regionale, Enti locali, Giovanni Zanda. Dall'incontro informativo, invitata a partecipare tutta la maggioranza, sono stati esclusi i consiglieri comunali di opposizione del gruppo Cambia con noi che dicono: «Siamo venuti a conoscenza dell'incontro solo casualmente, prendendo atto, per l'ennesima volta, che l’amministrazione comunale non vuole condividere con la popolazione il destino e il futuro del nostro territorio». Non solo. Esprimono piena solidarietà al capogruppo della minoranza, Giorgio Muntoni, che sarebbe stato messo rapidamente alla porta nel tentativo di assistere alla riunione.

«Sapendo che era in corso l'incontro, svolgendo il mio ruolo di consigliere comunale, mi sono affacciato all'Aula,  sperando che, quantomeno per cortesia istituzionale, mi invitassero ad ascoltare invece sono stato invitato a lasciare l'Aula. Un gesto che un sindaco non dovrebbe mai fare con un consigliere comunale che ha tutto il diritto di ascoltare  nell'interesse della cittadinanza», conclude Muntoni, confidando nella possibilità di partecipare al prossimo tavolo che, come annunciato dal primo cittadino, si riunirà entro la prossima settimana. Quanto a quello riunito questa mattina, Mulas dice: «Abbiamo evidenziato la posizione del Comune che mette in primo piano la massima fruibilità pubblica di un bene identitario come il Semaforo e abbiamo ricevuto ampia disponibilità affinché si verifichi, in tempi molto brevi, la possibilità di rimodulare il progetto in modo da venire incontro alle nostre istanze».

Nel merito del progetto elaborato dalla New Fari srl è intervenuta anche la consigliera di maggioranza, Alessandra Feola, ex assessora alla Cultura (e poi si è silurata dalla Giunta) che ha seguito l'iter per le sorti dei luoghi in oggetto. «È lo stesso progetto che ci è stato presentato nel 2020 in sede di partecipazione della società al bando pubblico emanato, nel 2018, dalla Regione: il progetto, ancora embrionale e perfettibile, ha tutte le peculiarità per valorizzare Guglielmo Marconi», dichiara Feola. E, per evitare allarmismi infondati già serpeggianti tra la cittadinanza, spiega: «Si tratta di una concessione di valorizzazione su cui Demanio e Regione stabiliscono le regole di gestione, specificando al punto 3 del bando, l'accessibilità e la fruibilità pubblica della struttura e l'intervento previsto è compatibile con le stringenti norme ambientali che tutelano il sito, adottate di recente dal Consiglio comunale con il Piano di gestione di Capo Figari».

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