Caprera, via al taglio di 440 pini: «Questioni di sicurezza»
Operai al lavoro in tre diverse pinetePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In tre pinete di Caprera, tra le più belle, accessibili e frequentate, a vocazione turistico-ricreativa, saranno prossimamente tagliati, per ragioni di sicurezza, ben 440 pini.
Si tratta della pineta cosiddetta della cavalla Marsala (dove saranno abbattuti 142 alberi ed effettuate potature su 570); di quella cosiddetta dei Mille (77 alberi da abbattere e potature su 536) e di quella di Stagnali, dotata di un parco giochi in legno per bambini (abbattimento urgente di 20 piante, nell’anno di 218 e potature su 556).
A provvedere al taglio sarà l’Agenzia Forestas con la quale il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha una convenzione.
Le operazioni di taglio dovranno concludersi entro il prossimo 31 marzo, termine imposto - essendo l’isola all’interno del sito “Natura 2000” - dal Servizio Valutazione, Impatto e Incidenza Ambientale della Regione Sardegna per la Tutela dell’Avifauna Migratrice.
Le pinete di Caprera sebbene alcune secolari e altre più giovani come, quelle in questione, non sono naturali ma piantate, a suo tempo, dall’uomo, per le quali, afferma la dottoressa Paola Brundu dell’Ufficio Ambiente dell’Ente Parco, «si sarebbe dovuto tenere un iter di gestione, con dei graduali diradamenti nel tempo, che tuttavia non sono avvenuti regolarmente o non sempre secondo in manuali selviculturali». La conseguenza è che ad oggi c’è un'alta densità di pini, circa 500 a ettaro contro i 200 che ci dovrebbero essere. «Questo ha comportato, nel tempo, un’eccessiva competizione tra gli alberi, che ha creato una certa instabilità dei soprassuoli», afferma la dottoressa Brundu.
Negli ultimi anni poi si sono verificati preoccupanti problemi fitosanitari, in particolare a causa un insetto, che «agisce scavando gallerie nel tronco degli alberi, rendendoli instabili, col rischio di crollo da un momento all’altro».