Arzachena, lavori in corso nell’area naturalistica di Saloni: primo lotto quasi terminato
Il progetto per valorizzare la zona all’ingresso di Cannigione del valore di circa 340mila euroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’Amministrazione comunale ha annunciato che il primo lotto del progetto di valorizzazione dell’area naturalistica di Saloni è quasi terminato. Con un investimento di circa 340 mila euro di fondi regionali, comunali e dell’Unione dei Comuni Gallura, negli ultimi due anni sono stati realizzati: il rifacimento del muro di recinzione in pietra; è stato acquistato ed installato il nuovo cancello di ingresso; è stata effettuata la pulizia del sottobosco; sono stati definiti i percorsi sterrati ed infine sono state realizzate le prime passerelle in legno e del punto di osservazione nei pressi della foce. L’area interessata dagli interventi è quella all’ingresso di Cannigione, sul lato ovest del rio San Giovanni, nei 5 ettari di terreno confiscati alla mafia, alla banda della Magliana, e acquisiti dal Comune di Arzachena. L’iniziativa è promossa dal delegato all’Ambiente, Michele Occhioni, mentre il coordinamento dei lavori è a cura dell’Ufficio Lavori Pubblici.
A settembre scorso il Consiglio di Stato aveva deciso per la riammissione al bando per concorrere all’attribuzione del finanziamento di 2 milioni e 500 mila euro dal PNRR per la realizzazione del progetto “Saloni parco dell’inclusione”; «Un progetto importante dal punto di vista naturalistico per la posizione strategica dei terreni confiscati alla mafia alla foce del rio San Giovanni, ma lo è anche per il suo valore sociale», aveva affermato il delegato Occhioni: «un simbolo di cambiamento a favore del bene comune. Il finanziamento del parco di inclusione sociale sarebbe il primo tassello per raggiungere un obiettivo ancor più ambizioso, quello del parco fluviale “Saloni - Lu Mulinu” per la valorizzazione dell’intera area che, dal mare del golfo di Arzachena, porta all’entroterra, dove sorge il vecchio mulino in pietra del paese».