Il sindaco Roberto Ragnedda ha presentato questa mattina, al Consiglio comunale e alla cittadinanza, il nuovo comandante della polizia municipale, Davide Ullasci.

Ha preso servizio qualche settimana fa e gli effetti della sua presenza e della sua gestione della polizia municipale cominciano a vedersi, con l’ imminente assunzione, sebbene a tempo determinato, di 5 agenti ai quali ne seguiranno, a partire dal 1 giugno, altri 5, per un totale di 10. 

I nuovi agenti collaboreranno e coadiuveranno i colleghi non solo nelle pratiche amministrative ma soprattutto per quanto riguarda il controllo del territorio, attività che diventa particolarmente importante durante la stagione turistica.

«Il mio obiettivo principale è quello di essere più vicini alle persone, il primo punto di riferimento», ha affermato il comandante  Ullasci. «Abbiamo il dovere preciso di dare risposte, professionalità». Arzachena, ha proseguito il comandante Ullasci, «è un territorio abbastanza complesso e complicato; un territorio che, da maggio fino a credo tutto settembre, cambia radicalmente».

Ullasci ha sottolineato come ad Arzachena arrivino persone non solo dal continente ma da tutto il mondo, per cui è necessario anche dare un’immagine «adeguata».

Il comandante ha parlato poi delle problematiche principali alle quali si sta dedicando, come, appunto, il presidio del territorio e stradale, in particolare delle zone costiere, da Cannigione a Porto Cervo a Baia Sardinia. Un’altra problematica è quella ambientale. «Purtroppo, sono innumerevoli gli abbandoni di rifiuti; l’obiettivo è quello di coinvolgere la cittadinanza, cioè fare in modo che si formi una cittadinanza attiva, che ci aiuti a contrastare questo fenomeno che, con l’inizio della stagione estiva, purtroppo ha dei numeri importanti»

Un’altra iniziativa, ha proseguito il comandante, è quella di potenziare i sistemi di videosorveglianza urbani, extraurbani e delle isole ecologiche, «soprattutto da un punto di vista tecnologico. Abbiamo chiesto che siano poste delle telecamere più performanti, che ci consentano di andare ad individuare i trasgressori».

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