«Contiamo di portare, in Consiglio comunale, tra il 5 e il 15 maggio, le modifiche al PUC»; a dichiararlo è stato, Alessandro Malu, assessore all’urbanistica del Comune di Arzachena. Il Piano urbanistico comunale fu approvato in una arroventata seduta, e non solo per le temperature estive, nell’agosto scorso, a maggioranza, tra le contestazioni in aula e fuori, da parte dell’opposizione ma non solo. Nel frattempo, secondo la normativa vigente, sono giunte al Comune ben 520 osservazioni, inoltrate da cittadini e aventi diritto, da tempo al vaglio della società che ha elaborato il PUC e dell’Ufficio Tecnico comunale.

Osservazioni che, una volta portate in aula e formalmente recepite dal Consiglio comunale, andranno a «rimodellare», spiega l’assessore Malu,  «quelle che sono le zone di espansione, le Zone C, soprattutto all’interno dei borghi; le zone agricole inoltre, vengono potenziate rispetto a prima, con una diminuzione delle Zone G; abbiamo aumentato gli indici per le pertinenze nelle zone agricole», prosegue Malu: «ciò significa che tante strutture decadenti, in zona agricola, possono essere riqualificate in agriturismo o turismo rurale ad esempio». E proprio dalle osservazioni pervenute, prosegue l’assessore Malu, «si percepisce l’esigenza di riportare quelle zone a quella che era l’antica destinazione agricola; una richiesta massiccia di modifiche, da Zone G a Zone agricole, che consenta di fruire della bellezza della natura, in un contesto molto più tranquillo rispetto a quello che in passato rappresentava la costa, il territorio in riva al mare o comunque in prossimità delle zone F».

Un altro elemento posto in evidenza dalle osservazioni pervenute, è relativo alla richiesta «di Zone C, per poter realizzare la propria casa, sia da parte di giovani coppie che vogliono vivere nel territorio sia per quanto riguarda grandi aziende che hanno necessità di trovare delle strutture per poter inserire quella che è la forza lavoro». Per questo, spiega l’assessore Malu, «stiamo cercando, in collaborazione con la Regione, di aumentare gli indici, di aumentare quello che è il numero dei metri cubi a disposizione; pur nella consapevolezza che dobbiamo fare un Piano assolutamente certo, fattibile, e che rispecchi quelle che sono le normative del PPR». 

In definitiva, conclude Malu, si tratta di un Piano che sta cercando di dare «linfa vitale alle giovani famiglie e a coloro che vogliono investire nel nostro territorio; di contro però siamo consapevoli che abbiamo, all’interno del nostro territorio richieste di aziende molto importanti, con un tipo di servizi molto elevato; Quindi dobbiamo valutare certi interventi che pur rimangano in un contesto di ridefinizione e all’interno di una normativa ben chiara».

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