Usa, ritrovato in un giardino il portellone perso in volo dal Boeing di Alaska Airlines

08 gennaio 2024 alle 16:10aggiornato il 08 gennaio 2024 alle 16:10

È stato ritrovato il portellone d'emergenza posteriore del Boeing 737 Max 9 della compagnia aerea Alaska Airlines, perso venerdì 5 gennaio 2024 poco dopo il decollo mentre l'aereo, in rotta da Portland, in Oregon verso Ontario, in California, volava a una quota di 16mila piedi, circa 5mila metri.

Si trovava all'interno del giardino di un insegnante che ha prontamente segnalato il ritrovamento alle autorità al lavoro per stabilire le cause dell'incidente che, per fortuna, non ha causato feriti né a terra né tra le 180 persone a bordo del velivolo fra passeggeri e membri dell'equipaggio.

Appena recuperato, il frammento sarà analizzato dagli investigatori del National Transportation Safety Board (Nstb) per cercare di capire cosa abbia potuto portare alla rottura del portellone che ha causato una decompressione esplosiva con diversi danni ad almeno 12 file di sedili all'interno della cabina passeggeri dell'aereo, rientrato immediatamente a Portland dove i piloti hanno effettuato un atterraggio d'emergenza senza ulteriori conseguenze.

In seguito all'incidente, la Federal Aviation Administration (FAA) americana ha deciso di mettere temporaneamente a terra almeno 171 aerei 737 Max 9, dello stesso tipo di quello di Alaska Airlines, per effettuare le verifiche necessarie, situazione che ha fatto immediatamente crollare il titolo della Boeing alla borsa di Francoforte (-7%) e a Wall Street (-8%).

Un'altra tegola sull'azienda americana, dopo i gravi incidenti, con centinaia di morti, del 2018 e del 2019, in Indonesia ed Etiopia, causati da problemi del sistema Mcas del software di bordo, aggravati da errate risposte dei piloti, non adeguatamente addestrati.