Nanni Moretti torna sul grande schermo con il documentario "Santiago, Italia", nelle sale dal 6 dicembre, per raccontare il salvataggio di centinaia di dissidenti cileni da parte dell'Ambasciata italiana dopo il colpo di stato di Pinochet.

Alternando filmati dell'epoca e interviste ad ex attivisti, il regista ricostruisce gli anni dell'entusiasmo per l'Unidad popolar dopo l'elezione di Salvador Allende e l'improvviso colpo di Stato dell'11 settembre del 1973.

I testimoni intervistati da Moretti raccontano le retate, gli arresti, le torture, l'uccisione dei dirigenti comunisti nei mesi successivi e ricordano i giorni in cui trovarono rifugio nell'Ambasciata italiana grazie a due giovani diplomatici. Poi la scena si sposta nel nostro Paese, dove gli esuli cileni arrivarono come richiedenti asilo e furono accolti con grandi manifestazioni di sostegno e l'offerta di un lavoro regolare. Molti di loro vivono ancora qui, e per il regista è lo spunto per raccontare l'Italia di allora e la sua trasformazione attuale.

(Unioneonline/b.m.)
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