Sciopero dei medici di base in Sardegna: l'intervista a Luciano Congiu

25 ottobre 2023 alle 14:18

«Due giornate di sciopero indetto dal sindacato dei medici di base (Smi) a cui solo nella prima giornata di oggi ha aderito il 70 per cento dei circa 980 medici di base della Sardegna». Ad annunciarlo Luciano Congiu, segretario regionale Smi: «Si tratta di una mobilitazione insolita per i medici, ma indetta per migliorare le condizioni di lavoro dei medici, adeguare le loro retribuzioni e bloccare i tentativi di smantellamento del Servizio sanitario regionale pubblico».

Se la situazione non dovesse migliorare il rischio è che si ci sia «un abbandono progressivo dalla professione di medicina generale, agevolato dalle condizioni di un territorio complicato come quello sardo un disastro», ribadisce Congiu. I medici chiedono che «vengano cambiate le condizioni di lavoro, meno burocrazia e chi si apra un tavolo con la Regione che crei le condizioni per nuove modalità di lavoro che ci consentano di dedicare più tempo ai nostri pazienti e meno alle scartoffie».

Allo sciopero ha aderito anche la Rete Sarda Difesa sanità Pubblica: "La riorganizzazione della medicina territoriale ha un ruolo centrale nell’ambito della riprogrammazione del sistema sanitario pubblico - sottolinea la portavoce Claudia Zuncheddu -. Ma se non si affronta il problema della carenza di personale sanitario e della sua valorizzazione in termini economici e di salvaguardia della dignità professionale, non ci sarà soluzione".

Nel video l'intervista a Luciano Congiu.