Sardegna-Sicilia: natura e fenomeni estremi. La differenza del ''tempo di ritorno''
Per la Sicilia il ‘’tempo di ritorno’’ di un fenomeno estremo (siccità o alluvioni) è stato calcolato in circa un secolo. Per la Sardegna invece il tempo si riduce a dieci anni, con gravi conseguenze sugli equilibri ambientali. Ecco perché nell’Isola sono molto più alti i fattori di rischio collegati al cambiamento climatico.
Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica dell’Università di Cagliari, ha spiegato a Radar, su Videolina, le caratteristiche delle aree della Sardegna: «la zona orientale si trova in ‘’ombra di pioggia’’, quindi non riceve precipitazioni regolari. L’acqua però si scarica in maniera improvvisa e con effetti alluvionali, con gravi conseguenze»
Sul fenomeno delle ‘’chiome imbrunite’’ che sta cambiando il paesaggio dell’Isola, Bacchetta richiama il riscaldamento globale in corso da anni: «il 2023 è stato l’anno più caldo e il 2024 segnerà un altro record. L’effetto sulla vegetazione è stato devastante e imprevedibile. Con le prime piogge c’è qualche miglioramento. Molto dipenderà dalle piogge autunnali»