Caos diplomatico, rischio mondiale: "Gli Usa non sono più l'ombrello dell'Occidente"

11 luglio 2025 alle 18:10aggiornato il 11 luglio 2025 alle 18:10

Un equilibrio regionale precario. La questione medio-orientale con tensioni geo-politiche di durata decennale ha mostrato tutte le sue criticità dopo l’attacco di Israele e USA all’Iran e conseguente replica missilistica sul territorio ebraico. L’ambasciatore Ettore Sequi, ospite di Simona De Francisci a La Strambata su Radiolina, ha illustrato le difficoltà di un accordo e le contraddizioni espresse dai diversi capi di stato coinvolti in questa guerra.

L’assenza di una bomba nucleare di parte iraniana non è bastata ad evitare una conflittualità pericolosa per l’intero sistema mondiale. L’attacco preventivo dimostra come la sicurezza medio-orientale non dipenda solo dal possesso dell’arma atomica nella nazione degli ayatollah. Questo scontro solleva drammatici interrogativi sui limiti di intervento delle diplomazie internazionali e sull’efficacia di un disarmo nucleare.

La sicurezza dela popolazione è, quindi, a rischio in assenza di un sistema di fiducia vicendevole.

Gli Stati Uniti, storici alleati di Israele, condividono una potenziale distorsione del rischio iraniano: i colloqui iniziati e poi interrotti sono espressione di una politica schizofrenica, e di una diplomazia del caos. Il rischio di una escalation è evidente: il governo di Teheran alla luce degli attacchi potrebbe dotarsi di armi di deterrenza alla luce dell’offensiva israelo-americana.