Ricerca TEHA Group: la soglia esentasse dei buoni pasto

20 settembre 2025 alle 10:10
Roma, 20 set. (askanews) - Adeguare la soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto da 8 a 10 euro può rappresenta una leva strategica per sostenere il potere d'acquisto del ceto medio e rilanciare l'economia. Lo rivela una ricerca realizzata da TEHA Group in collaborazione con Edenred Italia e presentata giovedì mattina a Roma all'interno del Montecitorio Meeting Centre. Lo studio analizza gli impatti di una misura concreta per i 3,5 milioni di lavoratori che ne beneficiano. Abbiamo parlato con Matteo Orlandini, Presidente ANSEB: "Oggi parliamo di un aumento della soglia di detassazione e defiscalizzazione, questo perché il buono pasto è la porta di ingresso del sistema di welfare aziendale per le principali aziende italiane. Quindi è il benefit più amato dai lavoratori, quello più semplice e che ha più lunga storia". Lo studio evidenzia come la misura avrebbe un impatto positivo per le casse pubbliche: a fronte di un costo tra i 75 e i 90 milioni di euro, l'aumento dei consumi porterebbe a un gettito IVA aggiuntivo compreso tra i 170 e i 200 milioni, con un beneficio netto stimato tra i 95 e i 110 milioni. È poi intervenuto Roberto Calugi, Direttore Generale FIPE: "Quando c'è stata l'evoluzione della soglia, l'utilizzo e il mercato dei buoni pasti è fortemente aumentato raggiungendo oggi quasi 4 miliardi e mezzo di valore e questo è indicativo sull'importanza di promuovere dei comportamenti virtuosi. Un processo di deducibilità fiscale e decontribuzione fiscale, incentiva le imprese. Non regala soldi a pioggia, ma incentiva comportamenti virtuosi". La credibilità di questo modello si fonda anche su un precedente concreto. Nel 2015, l'aumento della soglia dei buoni elettronici da 5,29 a 7 euro aveva già portato degli e etti più che positivi, generando un valore netto superiore di tre volte al suo costo."Secondo le ricerche che abbiamo analizzato c'è la possibilità di aumentare, ed anche di molto, il mercato intorno a questo tema fino anche a diverse centinaia di milioni di euro. Intorno alla legge di bilancio ci saranno degli elementi su cui ragioneremo partendo dai dati di questa ricerca e dalla proposta di legge giacente". Queste le parole di Marco Osnato, Presidente Commissione Finanze. Lo studio più recente proietta gli impatti di un aumento graduale della soglia da 8 a 11 euro nel triennio 2026-2028. Questa visione a lungo termine mostra come la misura possa agire da acceleratore di crescita strutturale, con un aumento dell'impatto del settore sul PIL nazionale e un incremento dei posti di lavoro sostenuti.