Pnrr, i sindaci del Sassarese: "Pronti alla sfida". Video

07 dicembre 2021 alle 18:33

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l'importantissimo fondo europeo (750 miliardi di euro) destinato ai Paesi Ue per il rilancio economico dopo la pandemia, è stato l'oggetto dell'importante riunione svoltasi stamattina nel Centro culturale del Comune di Nule.

Molto nutrita la presenza dei sindaci della Provincia di Sassari (compresa la Gallura), dell'Unione dei Comuni e dei rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria, oltre alla Provincia di Sassari stessa, rappresentata dal commissario Pietrino Fois.

La riunione è stata arricchita da proposte e interventi.

All'Italia sono stati assegnati oltre 191 miliardi. Una parte di queste ingenti risorse sarà veicolata quindi alla Sardegna e a scalare alle autonomie locali, i cui rappresentanti non vogliono correre il rischio di subire scelte calate dall'alto e hanno deciso di essere i principali attori di quello che sarà lo sviluppo della Sardegna ( e quindi della provincia di Sassari) nei prossimi decenni. Ecco il fine dell'assemblea odierna di Nule, da cui è scaturito un lungo documento che propone un Patto per lo sviluppo della Provincia di Sassari, diviso in cinque assi: transizione ecologica, ripensamento del sistema economico-produttivo, transizione digitale, Questione sarda ( ripensata soprattutto in termini di viabilità e servizi sanitari) e Città metropolitana di Sassari. Come metodo di confronto, con i numerosi "stakeholder" del piano, i soggetti partecipanti hanno convenuto nell'istituzione di una Cabina di regia e nella creazione di un'Agenzia per lo Sviluppo, quale supporti qualificati nella programmazione rispetto ai fondi comunitari 2021/2027.

Soddisfatto il padrone di casa, il sindaco di Nule Giuseppe Mellino. "Non a caso è stato scelto Nule come sede di questa importante assemblea.- spiega il primo cittadino - Il nostro paese è tra quelli maggiormente in periferia rispetto a Sassari e Provincia. E proprio le periferie, le autonomie locali devono essere le protagoniste attive dello sviluppo futuro. Per questo nel documento finale ci sono tante proposte per quello che sarà il nuovo assetto del territorio e della sua rinnovata economia. Ora bisogna subito avviare un serio confronto con Regione e Governo. Noi - conclude - a cominciare dalla riunione e dal documento espresso oggi, abbiamo dato una risposta positiva e un segnale importante: siamo pronti per la nuova sfida".