Pecoraro Scanio: a Tunisi il mercato degli agricoltori e della biodiversità

22 maggio 2025 alle 16:15
Tunisi, 22 mag. (askanews) - In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, è stato inaugurato a Tunisi il nuovo mercato degli agricoltori, parte del circuito Campagna Amica e della Farmer Market Coalition mondiale, alla presenza del segretario di stato all'agricoltura della Tunisia Hammadi lahbeeib, dell'ambasciatore italiano a Tunisi Alessandro Prunas e dell'ex Ministro dell'Agricoltura e Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio. Presenti anche gli ambasciatori di Senegal e Egitto."Sono particolarmente orgoglioso di questo mercato biologico - ha dichiarato Pecoraro Scanio - perché rappresenta un risultato concreto della legge di orientamento agricolo che firmai nel 2001 in Italia, grazie alla quale tanti giovani e donne sono tornati protagonisti nel rilancio dell'agricoltura, tutelando la biodiversità e promuovendo l'agricoltura biologica." Il nuovo mercato ospita esclusivamente agricoltori locali, valorizzando le produzioni biologiche e sostenibili del territorio tunisino, e si pone come modello di multifunzionalità agricola, sostenendo il reddito degli agricoltori e favorendo la coesione sociale."Ne ho parlato oggi con il Sottosegretario di Stato tunisino e con il Presidente dell'associazione degli agricoltori Moez ben Zaghden - ha proseguito l'ex Ministro - perché crediamo che la legge italiana di orientamento agricolo possa essere d'ispirazione anche per la Tunisia. È un'occasione per consolidare la cooperazione internazionale e per estendere a nuovi Paesi il modello di agricoltura multifunzionale riconosciuto anche dalla FAO."L'iniziativa si inserisce in una rete di mercati contadini promossa dalla Farmer Market Coalition che già include esperienze positive in Nairobi, Tiro (Libano) e Alessandria d'Egitto. "Il mercato di Tunisi - ha sottolineato Pecoraro Scanio - assume un significato strategico, per la sua posizione di cerniera tra l'Africa e l'Europa."Infine, Pecoraro Scanio ha lanciato una proposta in chiave UNESCO: "La Tunisia deve entrare tra i Paesi riconosciuti per la Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell'Umanità. La tradizione alimentare tunisina è pienamente parte di quella dieta che fa bene alla salute, all'ambiente e alle economie agricole locali. Dobbiamo contrastare il cibo industriale delle multinazionali che minaccia le culture alimentari e impoverisce l'agricoltura familiare.