Pavoletti: "Credo di essere uno che non sa solo colpire di testa"
Un uomo, non più un ragazzo. Un vero leader, non solo in campo: Pavoletti tiene il ginocchio a riposo per mezza giornata ma non si ferma mai, se è il caso di dare una mano ai compagni o descrivere le sue sensazioni. Tutela i compagni, li incita, sceglie modi e tempi per farsi sentire. Ma per quanto lo riguarda, sottolinea: “Non sarò Van Basten, ma credo di essere uno che non sa solo colpire di testa”.
L’anno del Cagliari, secondo Leo, una stagione “in cui dovremo finalmente andare a prenderci quelle soddisfazioni che ogni anno diciamo di meritarci, poi sappiamo come finisce”. Gli piace l’allenatore, l’ambiente, i compagni, ha voglia di contare e di dare ancora una volta il suo contributo: “Sono felice quando andiamo a giocarcela contro chiunque”. C’è anche il tempo di rivedere il film dell’ultimo campionato: “Nel momento di massima difficoltà sono emersi gli uomini, non solo i calciatori, e abbiamo raggiunto il traguardo”.