Parigi rende omaggio a Agnès Varda, cinema e fotografia: una grande idea di libertà

24 luglio 2025 alle 20:38aggiornato il 24 luglio 2025 alle 20:39

“La Paris d’Agnès Varda, de-ci, de-là”, il tributo alla regista nata a Bruxelles, morta nel 2019, che ha considerato il cinema, come espressione massima di libertà. Parigi, al Musée Carnavalet, con una mostra affascinante, rende omaggio a un’autrice che non si è dedicata solo alla settima arte ma, con ottimi risultati, anche alla fotografia . Si è fatta adottare dalla Ville Lumiere dove ha trascorso, in rue Daguerre, tutta la sua vita e dove ha ambientato le sue pellicole a partire dal bellissimo “Cleo dalle 5 alle 7” del quale nell’esposizione si possono ammirare alcuni spezzoni. C’è tanto dell’arte di Agnès Varda, della sua idea di cinema, delle sue idee associate alla Nouvelle Vague di cui è considerata una delle principali esponenti. “Ero la prima donna-autore. Dopo il mio mediometraggio "La pointe courte", ero tutta sola in quella grande ondata della Nouvelle Vague che seguì, ero l’alibi, l’errore. Ma me ne fregavo, facevo i miei film e basta. Dopo ci sono state le registe della rivolta femminista. Ma è stato un fuoco di paglia, non mi sono lasciata intruppare. Però mi sono battuta perché le donne avessero ruoli tecnici e creativi come operatrici, scenografe. Per cui mi sono fatta la fama di femminista emmerdeuse”, ha raccontato in un’intervista del 2000 a Manuela Grassi di Panorama. Tante immagini (diversi scatti sono inediti) che riflettono una vicenda artistica molto densa. Nelle sale del Musée Carnavalet, nel cuore del Marais, si ritrovano anche i ritratti di Federico Fellini e Giulietta Masina a Parigi, nel 1956, per presentare il film “La strada”. La mostra dedicata ad Agnès Varda può essere visitata sino al prossimo 24 agosto.