TG VIDEOLINAUltime Edizioni
Medici-ingegneri: proclamati i primi laureati Medtec d'Europa
02 luglio 2025 alle 14:10
Milano, 2 lug. (askanews) - Taglia il traguardo il corso di laurea che - per la prima volta nel panorama italiano ed europeo - unisce Medicina e Ingegneria Biomedica. Sono infatti stati proclamati i primi 37 laureati di Medtec School, il corso di Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia e in Ingegneria Biomedica frutto della collaborazione tra Humanitas University e Politecnico di Milano.'L'obiettivo di questo corso di laurea - spiega ad askanews Maria Laura Costantino, presidente Medtec - è dare ai medici delle competenze approfondite e serie di ingegneria, in modo che possano interpretare e capire al meglio le tecnologie che sono a disposizione della pratica medica in modo che le possano utilizzare per la cura dei pazienti in maniera veramente molto molto importante'.Tra sessione estiva e sessione invernale, sono in tutto 42 gli studenti che, nell'arco del 2025, termineranno il ciclo di studi di 6 anni della Medtec School. Saranno i primi in tutta Europa a diventare medici con un doppio titolo: una Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia rilasciata da Humanitas University, e una Laurea in Ingegneria Biomedica rilasciata dal Politecnico di Milano.'Penso che la parola chiave in questo periodo storico sia innovazione. Abbiamo delle sfide grandissime in sanità, con l'invecchiamento della popolazione, con nuove malattie che vogliamo curare e con molti più pazienti che dovremmo curare: solo grazie alla tecnologia potremmo farlo - sottolinea Maurizio Cecconi, vicepresidente Medtec -. Ma crediamo che la tecnologia debba andare di pari passo con l'umanizzazione, con l'umanità tipica del medico. Per cui questi saranno dei medici innovatori che riusciranno a mettere assieme, appunto le competenze di medicina e di ingegneria'.'Tanto per dare un esempio - chiarisce la presidente Costantino - questi studenti studiano meccatronica, studiano Intelligenza Artificiale, studiano biomeccanica, studiano anche - negli anni più avanti - un corso che si chiama detto in inglese 'Passion specific modelin and technologies for artificials organs' che è 'medicina paziente specifica e tecnologie per organi artificiali': perché è molto importante che il medico anche conosca veramente come operare al meglio applicando questo tipo di tecnologie'.La sfida è formare medici del domani: professionisti in grado di sfruttare le tutte le potenzialità offerte dalle tecnologie di ultima generazione - come Intelligenza Artificiale, neuro-robotica e Big Data - per una medicina sempre più di precisione, personalizzata e cucita 'su misura' del singolo paziente.'E' proprio quello volevamo fare quando abbiamo costruito Medtec, appunto mettere assieme la medicina e l'ingegneria per arrivare a fare una vera medicina di precisione. Non è solo un sogno, è qualcosa che si sta facendo e che dovremmo fare sempre di più - evidenzia ancora il vicepresidente Cecconi -. In Humanitas stiamo andando avanti in questo senso: oltre al corso di laurea in Medtec adesso abbiamo attivato un nuovo dottorato proprio di medicina di precisione, grazie a medicina e ingegneria: si chiama 'Prime' avremo i primi dottorandi che ci raggiungeranno a fine di quest'anno'.Ogni anno Medtec School mette disposizione 100 posti per un corso di laurea internazionale interamente in lingua inglese. Attualmente gli iscritti 389: il 58% di loro sono donne, mentre il 17% è rappresentato da studenti stranieri, in arrivo soprattutto da Francia, Grecia e Turchia.'Sono decisamente emozionata oggi, allo stesso tempo sono anche molto fiera del percorso che io e i miei compagni abbiamo fatto in questi sei anni - racconta Vera Rebasti, neolaureata Medtec Humanitas University Politecnico di Milano -. Ci tengo a sottolineare che comunque la nostra figura rimane quella di un medico, che ha sì delle competenze in più, però questo non ci allontana assolutamente dal contatto col paziente e con quello che è la medicina. Ci aiuta semplicemente nella transizione tecnologica che sta avvenendo in questi anni nell'ambiente medico'.