Lingua blu, in Sardegna si moltiplicano i focolai: paura tra i pastori
Quarantuno focolai attivi accertati e quindici sospetti, centinaia di capi infettati e, finora, qualche decina i morti. Questo secondo i dati ufficiali dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna. Ma i numeri dell'ondata di lingua blu nell’Isola sono destinati a salire: la nuova epidemia preoccupa i pastori.
Dagli ovili, da nord a sud, si moltiplicano le segnalazioni di pecore colpite dal virus. Le testimonianze parlano di una virulenza superiore al passato. Ma potrebbe trattarsi di impressioni di chi vede il bestiame, quindi la fonte di sostentamento, soccombere da un giorno all’altro.
Salvatore Tidu è originario di Sedilo. Da alcuni anni gestisce un’azienda nelle campagne di Guspini. Da lui la lingua blu ha fatto strage: «Nel nostro territorio le pecore continuano a morire a decine e tutto tace. Siamo abbandonati da tutti», accusa, «anni e anni di sacrifici, genetica, soldi e duro lavoro per vedersi il capitale in poco tempo andare tutto in fumo. Poveri noi, ormai siamo allo sfascio», scrive sui social.