La scrittrice Michela Marzano: «Cinzia era fragile, non un oggetto»

25 settembre 2025 alle 22:24aggiornato il 25 settembre 2025 alle 22:27

«Purtroppo appare sempre più frequentemente. Chi ha tutto, i soldi, la fama, il successo, considera che tutto sia dovuto» Michela Marzano, scrittrice e filosofa, direttrice del Dipartimento di scienze sociali della Sorbona, esprime una considerazione amara: «Cinzia probabilmente era fragile, lui girava sempre più spesso con una pistola. Che cosa può accadere nella mente di qualcuno che ha tutto? Tranne la capacità di rispettare il valore di una donna?»

«Cinzia – prosegue Michela Marzano – non era un grappolo d’uva, né una bottiglia di vino. Era una donna che aveva diritto a tutta una vita ancora. E’ insopportabile vedere come chi è ricco e ha potere immagina di avere anche il diritto di strappare la vita»

«Viviamo in una società – conclude Marzano – che ancora continua a considerare il valore della donna come quello di un semplice oggetto. Non un valore intrinseco, in sé, ma una cosa che posso prendere, distruggere, ammazzare. Perché tanto, fatta fuori una, se ne incontra un’altra»

Michela Marzano da Radar, su Videolina.