"Io sò io": l’Italia dei politici intoccabili. I vizi del potere secondo Sergio Rizzo
Sergio Rizzo, giornalista e saggista, a lungo firma del Corriere della Sera e poi vicedirettore di Repubblica, prosegue il percorso del best seller ‘’La Casta’’, scritto nel 2007 con Gian Antonio Stella.
Il titolo romanesco riprende la battuta di Alberto Sordi nel film ‘’Il Marchese del Grillo’’ di Monicelli, che deriva a sua volta dal sonetto ‘’Li soprani der monno vecchio’’ del poeta Giuseppe Gioachino Belli.
Con ‘’Io sò io’’ Rizzo fotografa l’Italia di oggi: dal potere dei palazzi romani, a quello delle amministrazioni locali. Un intreccio di sprechi, di incarichi post-elettorali e super pagati, di competenze troppo ‘’discrezionali’’.
Il titolo anticipa il giudizio sull’atteggiamento della classe dirigente: l’occupazione indisturbata del potere. Perché, appunto, io sò io.
Abbiamo sentito Sergio Rizzo ad Assemini, in occasione della presentazione del libro nell’ambito di ‘’Entula’’, il festival letterario diffuso promosso da Liberos.