Europa al bivio, Tarquinio: «Nel riarmo i soldi per la competitività»
«L’Europa sta dando la risposta sbagliata a un problema vero». La crisi con gli Stati Uniti analizzata da Marco Tarquinio, europarlamentare del Pd ed ex direttore di Avvenire. Intervenendo a Radar, su Videolina, Tarquinio ha sottolineato che «la questione centrale è l’autonomia strategica: la difesa comune non è spesa militare, ma azione diplomatica, cooperativa. Questo è scritto nei trattati europei».
Tarquinio evidenzia la contraddizione del debito comune: «800 miliardi di spesa militare equivalgono alla cifra ipotizzata da Mario Draghi per la ripresa della competitività europea. Significa trasformare il cuore della manifattura europea in industria militare. E fare 150 miliardi di debito comune togliendoli al piano Next Generation Eu. Gli Stati non hanno voluto farlo per le infrastrutture e per la qualità della vita dei cittadini, ora lo fanno per sostenere il riarmo».
In questa situazione Tarquinio è stupito dalla linea Von Der Leyen: «Ha detto che il parlamento può anche non votare, che tratterà con i singoli Stati. Ma su un punto come questo non si può sospendere la democrazia parlamentare»