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Denatalità Lazio, Possemato: servono strumenti strutturali
30 settembre 2025 alle 20:00
Roma, 30 set. (askanews) - "Nel Lazio le nascite sono crollate del 27% in dieci anni, e l'età media della prima maternità supera i 32 anni. Davanti a una crisi strutturale come questa, servono politiche familiari che non siano bonus spot, ma strumenti economici e culturali continui". Lo ha dichiarato Donatella Possemato, presidente dell'Osservatorio Vita e Natalità (ONV), in audizione nella VII Commissione consiliare permanente "Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare" del Consiglio regionale del Lazio, durante l'esame della proposta di legge n. 207/2025 su famiglia e natalità.Tra i punti condivisi, ONV valuta positivamente l'estensione dei benefici ai nascituri fin dal concepimento. "È un passo avanti - ha detto Possemato - ma va accompagnato da sportelli di prevenzione per infertilità e disturbi alimentari, diagnosi prenatali gratuite, e supporto psicologico lungo tutto il percorso materno-infantile." Possemato ha rilanciato la proposta di un "Codice fiscale della famiglia": "Solo se trattiamo la famiglia come un soggetto economico - ha affermato - potremo costruire politiche efficaci. Proponiamo un rating familiare, gestito tramite CAF e patronati, che generi credito fiscale da tutte le spese documentate, inclusi beni per la prima infanzia e spese sanitarie." Per favorire le nuove famiglie, l'ONV propone il coinvolgimento attivo del sistema bancario, con prestiti a tasso agevolato e accesso garantito alla casa. "Non basta dire ai giovani di fare figli: bisogna creare le condizioni materiali e culturali per farlo."L'Osservatorio chiede anche interventi strutturati per madri fragili, famiglie numerose e genitori separati, inclusi voucher, pacchi nascita tramite bandi pubblici, e sostegno alle spese scolastiche. "Un bonus da mille euro finisce in dieci giorni - ha detto - servono strumenti duraturi, come forniture gratuite di latte, pannolini, libri e beni essenziali." Infine, ONV sottolinea l'importanza del fattore culturale. "Serve un nuovo immaginario positivo della famiglia. Proponiamo campagne social, cortometraggi, progetti nelle scuole e nei media per far tornare la genitorialità una scelta desiderabile, non un ostacolo."