Trovare una soluzione al problema algoritmico di ottimizzazione posto da Google. È questo l'obiettivo della competizione mondiale lanciata dall'azienda leader per i servizi online. Aperta a studenti e professionisti ha coinvolto un totale di circa 25mila squadre in ogni continente, per quattro ore in contemporanea. Le squadre potevano competere dai cosiddetti "hub", organizzati da università, industrie e associazioni in tutto il mondo.

Tra tutte le partecipanti al mondo solamente 10.724 sono riuscite a concludere la gara con successo: tra queste, 428 erano italiane e anche due sarde, entrambe nell'hub organizzato a Sassari da Uno Srl in collaborazione con Abinsula. Di rilievo la performance del team "I Più Pazzi" dell'Istituto Tecnico Industriale G.M. Angioy di Sassari. L'altro team che ha superato la prova nelle quattro ore previste ha il curioso nome di 1+1=10 di Uno srl.

La sfida Hash Code è iniziata nel 2014 ed è una competizione che cresce ad ogni edizione e serve a incoraggiare e promuovere lo sviluppo tecnologico. La sfida porta, infatti, a migliorare e a far incontrare i talenti digitali in una visione in cui tutti lavorano in un panorama di continua trasformazione tecnologica e nel quale l'economia digitale recita un ruolo di primo piano.

Quest'anno il problema coinvolgeva la piattaforma Google books e riguardava la scelta di quale libri scannerizzare (in base all'importanza) e quali biblioteche contattare per prime per acquisire i volumi.

(immagini dell'ufficio stampa)
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