Segnali di ripresa nei siti archeologici dopo il lockdown. I numeri piano piano iniziano a crescere grazie all'arrivo anche di turisti dalla Penisola e dagli ultimi giorni anche di stranieri.

Si dice fiduciosa la coop Forum Traiani che gestisce le antiche terme a Fordongianus, i bagni termali e il complesso di San Lussorio. Quest'ultimo, dopo lo stop forzato, riaprirà la settimana prossima.

"Siamo stabili, rispetto allo scorso anno c'è un calo ma era inevitabile e questo soprattutto perché mancano gli stranieri: per il nostro sito sono loro che fanno la differenza, anche per quel che riguarda i bagni termali", spiega Pina Vacca, presidente della Forum Traiani. E prosegue: "Siamo fiduciosi per il mese di agosto, però luglio zoppica ancora un po', ma possiamo ritenerci fortunati rispetto a quello che si pensava ad aprile. I sardi stanno dando una mano alla ripartenza dell'Isola".

Dati incoraggianti anche a Losa, dove stanno funzionando benissimo degli eventi particolari, come quello proposto in occasione del solstizio d'estate. "Dalla riapertura lo scorso 18 maggio c'è stato via via un crescendo - spiega la presidente della coop Paleotur Patrizia Carta-. Agli inizi c'erano esclusivamente sardi. Poi da giugno sono arrivati anche dalla Penisola e da qualche giorno anche stranieri, soprattutto dal Nord-Europa. Vediamo la situazione che si sta riprendendo, c'è voglia di ripartire. Ciò che è stato perso non si recupera, si cerca di affrontare una nuova storia".

Trend positivo e numeri sempre in crescita a Santa Cristina. Il presidente della Archeotur Massimo Muscas spiega: "Il trend è in crescita, speriamo possa continuare sullo stesso solco anche se siamo abbastanza lontani dai numeri dello scorso anno. A maggio e giugno sono arrivati principalmente sardi, ora a luglio da Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia e poi tedeschi e francesi, ma si percepisce pesantemente che c'è mancanza di turismo internazionale. Dal punto di vista della promozione stiamo facendo del nostro meglio con i social e questo aiuta affinché l'attenzione rimanga viva su questi luoghi e serve a motivare anche i sardi a visitarli. C'è una collaborazione tra le varie imprese del territorio e questa collaborazione fa sì che ci sia un sistema turistico integrato, anche se non siamo un consorzio".
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