A Oristano il Centro del riuso prende forma Quella grande officina, voluta dal Comune per recuperare vecchi oggetti e dare una seconda vita a persone in difficoltà, sta iniziando a muovere i primi passi concreti.

Lo stabile di 700 metri quadrati, che sorge accanto all’Ecocentro e al cantiere comunale, è stato sistemato grazie a un progetto finanziato con il bilancio partecipato di un anno fa e con fondi del bilancio comunale (complessivamente 37mila euro) e adesso verrà completato grazie ai cantieri Lavoras con altri 50 mila euro.

All’ingresso il front-office colorato è stato realizzato interamente con materiale riciclati: le tavole del parquet, i mobili, i materiali per l’impianto elettrico e persino il crocifisso appeso alla parete è realizzato con fil di ferro trovato all’esterno. L’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri spiega che "il progetto consentirà di riciclare e riutilizzare oggetti che altrimenti sarebbero finiti in discarica ma permetterà anche di reinserire socialmente alcune persone".

Grazie a una convenzione con l’associazione di volontariato Domus nei laboratori saranno impiegati disoccupati o bisognosi segnalati dai Servizi sociali del Comune. Ma si è in contatto anche con l’Ufficio esecuzione penale esterna e quindi si potranno ospitare anche persone in prova ma anche con il Centro giovani e le scuole, l’obiettivo è far diventare questo spazio un luogo educativo.

Nel capannone ci sono già alcuni ragazzi che collaborano e tantissimi oggetti da riparare: dalle bici ai divani, mobili e infissi che saranno rimessi a nuovo. Tutti gli oggetti una volta aggiustati potranno essere dati a famiglie bisognose oppure ceduti dietro una piccola offerta. E i soldi ricavati saranno utilizzati per “pagare” il lavoro di recupero. A breve sarà realizzata anche una sala espositiva e una pagina Facebook su cui si potranno visionare e scegliere gli oggetti.
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